Autore: Hamsun Knut
HAMSUN KNUT
Sognatore, selvatico, imprevedibile, incapace di comportarsi se non come gli ispira un “cuore difficile da governare” e l’impulso scanzonato del momento, Ove Rolandsen è un tipico protagonista hamsuniano, ribelle alle convenzioni, indifferente al giudizio di una società che tratta con provocatoria impudenza, disadattato per scelta, come per garantire a se stesso la propria identità, che non riconosce le leggi degli uomini, ma è sensibile a quelle della natura e sente imperiosa la sua voce. Contrariamente al solito, la fortuna arride a questo anarchico personaggio: puntando per gioco la sua intera vita su un’aleatoria scommessa con se stesso, “il grande Rolandsen” si vedrà piovere addosso il successo, la ricchezza, il potere e perfino l’amore, come un’inarrestabile cascata di monetine da un’improbabile slot-machine del fato. Ma, a modo loro, sognatori lo sono un po’ tutti nello strano villaggio di pescatori in cui trascorre il breve tempo del romanzo, attori di una commedia in cui ciascuno impersona un’immaginaria proiezione di se stesso, prigionieri delle proprie fantasie, lontani, senza neppure accorgersene, dalla realtà. “Si sogna in estate, poi però si smette. Certe persone invece passano tutta la vita a sognare e non ci si può far niente.” Hamsun, “lo scrittore delle azioni paradossali e dei nervi allo scoperto”, per una volta si abbandona a un’ironia bonaria, alla leggerezza, al sorriso, e lascia che una ventata di libertà e di svagata felicità passi scompigliando i destini di piccole vite.
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